Alla luce del fatto che, come spesso si dice, “prevenire è meglio che curare”, il risparmiatore farebbe bene ad evitare di mettersi in situazioni che possano danneggiare i suoi risparmi. Le insidie per il risparmio sono innumerevoli, più di quante se ne possano immaginare. Per aiutare il vasto popolo degli investitori a non perdersi tra trappole e insidie, sempre presenti nella giungla del risparmio, ecco una serie di importanti raccomandazioni, enunciate qualche anno fa anche dalla Consob.
Le regole prima di decidere
Prima di decidere quale investimento effettuare occorre: 1) Verificare che il soggetto che propone o promuove un servizio di investimento in Italia sia autorizzato. 2) Verificare che per le offerte che propongono l’acquisto o la sottoscrizione di strumenti finanziari sia stato depositato presso la Consob un prospetto informativo. 3) Farsi consegnare una copia della dichiarazione redatta dall’intermediario contenente elementi identificativi dell’intermediario stesso e del promotore. 4) Fornire all’intermediario o al promotore informazioni sulla propria situazione finanziaria e sugli obiettivi che si vogliono conseguire con l’investimento. Solo in questo modo l’intermediario potrà calibrare il profilo rischio/rendimento dell’investimento. 5) Ricordare che l’investitore deve sempre essere preventivamente informato, in modo adeguato, sulle caratteristiche delle operazioni di investimento che intende effettuare o che vengono proposte dall’intermediario e sui rischi relativi. 6) Diffidare di proposte di investimento che assicurano un rendimento molto alto e non in linea con quelli di mercato a “rischio zero”. Ad alti rendimenti corrispondono di regola rischi elevati: occorre soprattutto considerare con estrema attenzione le proposte di investimento nei cosiddetti strumenti derivati o nelle obbligazioni strutturate. 7) Ricordare che le proposte che promettono guadagni elevati alla successiva adesione di altri soggetti, che spesso devono essere convinti dallo stesso investitore ad aderire, non possono assicurare nessun tipo di rendimento, essendo normalmente alimentate dalla continuità delle adesioni.
Il momento della firma del contratto
Al momento della firma del contratto che si intende sottoscrivere, è necessario tenere presenti questi due punti. A) Il rapporto di intermediazione va instaurato in forma scritta, salvo le eccezioni previste da regolamenti Consob (ad esempio per i servizi di collocamento), avendo cura di verificare, prima della sottoscrizione del contratto di investimento, che le clausole siano quelle volute. B) Non bisogna mai fare investimenti a favore di promotori finanziari di denaro in contante né con assegni senza intestazione oppure intestati al promotore; bisogna utilizzare sempre, invece, assegni bancari o circolari, muniti della clausola “non trasferibile” e intestati esclusivamente a nome dell’intermediario indicato nel modulo contrattuale ovvero del soggetto i cui servizi o prodotti sono offerti.
Dopo la conclusione del contratto
Dopo la conclusione del contratto e per tutta la sua durata sono infine necessari tre accorgimenti: 1.controllare la regolarità dell’attività svolta dall’intermediario, mediante la verifica della documentazione ricevuta che è opportuno conservare anche per eventuali controversie; 2.inoltrare, se del caso, un reclamo scritto all’intermediario, rappresentandone i motivi; 3.inoltrare, se si ritiene che l’intermediario o il promotore possa avere violato le regole di correttezza o di comportamento, un esposto alla Consob, allegando l’eventuale reclamo già inviato all’intermediario e la risposta ricevuta.
Gli investimenti su internet
In caso di investimenti pubblicizzati, proposti o conclusi attraverso internet ecco alcune regole che possono essere seguite. 1) Ricordare che i siti internet e la posta elettronica sono tecniche di comunicazione a distanza e che sono disciplinate da apposito regolamento Consob. 2) In aggiunta alle verifiche e cautele generali sopra esposte, in caso di investimenti pubblicizzati, proposti o conclusi attraverso internet, controllare che sia chiaramente identificabile il soggetto che propone l’investimento e verificare che gli indirizzi forniti corrispondano effettivamente a quelli del soggetto. 3) Tener presente che l’esistenza all’interno di un sito di riferimenti alla circostanza che il soggetto è vigilato da un’autorità pubblica o di collegamenti con siti di autorità di controllo non comporta nessuna assunzione di responsabilità da parte di tali autorità. 4) Ricordare che internet consente contatti e scambi a livello internazionale. Quindi gli investitori devono per prima cosa individuare quale sia il paese la cui legge si applica all’attività proposta o conclusa attraverso internet e se, secondo la normativa di quel paese, l’attività è soggetta alla vigilanza di un’autorità pubblica. 5) La Consob vigila sulle attività finanziarie realizzate via internet se rivolte a residenti in Italia. 6) Diffidare delle proposte di investimento per le quali non sono illustrate nel dettaglio le modalità di impiego dei soldi raccolti (quali strumenti finanziari verranno acquistati, a quali prezzi, su quali mercati, con quali profili di rischio…). 7) Ricordare che l’attività di consulenza finanziaria è liberamente prestata da chiunque senza preventiva autorizzazione da parte della Consob né di altre autorità di controllo. Occorre tuttavia prestare attenzione alla circostanza che all’interno di siti che si qualificano come di “consulenza” non vengano effettivamente prestati altri servizi finanziari sottoposti a regime di autorizzazione e nel caso, segnalare la circostanza alla Consob. 8) Prima di aderire ad un investimento proposto attraverso internet, scaricare, stampare e leggere con attenzione la documentazione contenuta nel sito per verificare l’adeguatezza della proposta rispetto alle proprie esigenze e caratteristiche.