L’indicatore RSI, Relative Strength Index, è un oscillatore sviluppato per cercare di risolvere due problemi dell’indicatore momentum.
In particolare il primo problema del momentum è che un forte rialzo o ribasso registrato nei 20 giorni precedenti (nel caso ad esempio di un momentum a 20 periodi) può causare un’improvvisa inversione del momentum, anche se i prezzi correnti hanno delle variazioni minime.
Il secondo problema consiste nella necessità di avere delle bande costanti che permettano di fare dei paragoni.
Il periodo consigliato da Wilder per costruire l’RSI è 14 e tende ad oscillare tra due bande costanti a 0 e 100. I movimenti superiori alla linea del 70 sono considerati in ipercomprato mentre i movimenti inferiori alla linea del 30 sono considerati in ipervenduto. Nei mercati particolarmente in tendenza si preferisce utilizzare 80 come linea di ipercomprato (in un bull market) e 20 come linea di ipervenduto (in un bear market).
Il livello 50 è il valore centrale e molto spesso si comporta come supporto durante i pullbacks e da resistenza durante i rimbalzi.
Sull’RSI si possono tracciare le trendline al fine di ottenere segnali e conferme sui movimenti dei prezzi. Le divergenze tra l’RSI (quando si trova sopra 70 o sotto 30) ed i prezzi sono segnali preoccupanti.