Ogni impresa nello svolgimento della propria attività abbisogna di immobilizzazioni, vale a dire beni il cui utilizzo si protrae nel tempo e che sono altrimenti conosciuti nella prassi contabile come beni a fecondità ripetuta. Per ulteriori informazioni sull’argomento è possibile vedere questa guida sull’attivo immobilizzato su Dizionarioeconomico.com, in questo articolo invece vengono fornite le indicazioni necessarie per una corretta contabilizzazione degli acquisti relativi ai beni in argomento.
Il momento in cui sorge l’obbligo di rilevazione delle immobilizzazioni materiali acquistate è quello in cui si perfeziona il trasferimento del titolo di proprietà, che corrisponde di solito al momento della consegna del bene (se si tratta di beni mobili) mentre se si tratta di immobili, la data del trasferimento del titolo coincide con quella del contratto (o quella ivi indicata se diversa da quella del giorno in cui il contratto medesimo è stato formato e sottoscritto).
Il ricevimento della fattura non rappresenta, quindi, di per sé il trasferimento del titolo di proprietà. Con il trasferimento del titolo di proprietà ed il ricevimento della fattura sorge un debito verso il fornitore e si realizza contestualmente un incremento nel conto specifico di immobilizzazioni materiali e un credito per l’imposta sul valore aggiunto relativa. Se, ad esempio, ipotizziamo l’acquisto di un impianto per un valore di euro 100.000 ed IVA ad aliquota ordinaria, la scrittura che devi fare al momento del ricevimento della fattura è Diversi a Debiti v/fornitori per 121.000, in cui tra i Diversi devi inserire il conto Impianti per 100.000 e il conto IVA ns/credito per i restanti 21.000 Al riguardo si rammenta che il costo di acquisizione non comprenderà solo il costo d’acquisto, ma anche gli oneri accessori di diretta ed indiretta imputazione. Nel caso l’IVA fosse indetraibile, la stessa andrebbe pertanto aggiunta al costo d’acquisto e se si ipotizza un acquisto con gli stessi dati visti in precedenza la scrittura che devi fare è Impianti a Debiti v/fornitori 121.000.
Eventuali anticipi e acconti versati dall’impresa a terzi per le operazioni in corso sono da includere nella voce «Immobilizzazioni in corso ed acconti» dell’attivo dello stato patrimoniale. Si ipotizzi che a fronte di un acquisto di un fabbricato del valore di un milione di euro, venga corrisposto un acconto di euro 400.000. All’atto della registrazione della fattura relativa all’acconto la scrittura che devi fare è Diversi a Debiti v/fornitori 484.000 in cui tra i Diversi avremo Anticipo su immobilizzazioni in corso 400.000 ed IVA ns/credito 84.000.
Quando, invece, arriverà la fattura a saldo la scrittura sarà ancora Diversi a Debiti v/fornitori 726.000 in cui tra i Diversi dovrai indicare Fabbricati 600.000 ed Iva ns/credito126.000. Inoltre, dovrai fare il seguente giroconto Fabbricati a Anticipo su immobilizzazioni in corso 400.000 per rappresentare correttamente la situazione finale, in altri termini, i fabbricati risulteranno iscritti per il valore di 1 milione.