Il Relative Strength Index, di cui abbiamo già parlato negli scorsi articoli, funziona molto bene a breve termine sul crossover della media mobile. Il crossover delle medie mobili a 10 giorni e 25 giorni spesso si verifica subito dopo che ci sono dei periodi in cui l’RSI colpisce il valore di 30 o 70, che sono i valori di ipervenduto e di ipercomprato. L’RSI agisce come un indicatore principale e può indicare una imminente inversione di tendenza, sia verso l’alto o verso il basso.
Vediamo ora un paio di cose a cui stare attenti quando si usa l’RSI. Tale valore non sempre tocca i valori di 70 o 30 , ma se si avvicina ed inverte può essere considerato un segnale di ipervenduto o di ipercomprato. Inoltre, talvolta, il valore di tale indicatore può avere un andamento laterale e poi avvicinarsi ai valori di 70 o di 30. Ecco che per poter capire se si tratta di ipercomprato o di ipervenduto, si devono usare le analisi, fatte con altri indicatori.
Ad esempio, in questo caso l’indicatore MACD può essere utilizzato per la conferma.
L’indicatore RSI dovrebbe essere una parte importante della strategia di ogni trader tecnico. E’ importante, come abbiamo già detto, decifrare i valori dell’RSI aggiungendo altri indicatori, come il MACD. Tale indicatore incorpora il movimento dei crossover medi.
L’RSI è uno degli indicatori più comuni e utili nell’analisi tecnica. Esso infatti aiuta un commerciante ad analizzare quando la fase di acquisto e di vendita di una valuta raggiunge un punto critico. Questo aiuta a vedere il sentimento attuale del mercato, se l’inversione sia a portata di mano e aiuta ad individuare un punto ideale per entrare nel mercato. Una solida comprensione dell’RSI è un dovere per ogni operatore che utilizza l’analisi tecnica nelle proprie decisioni di trading.
L’RSI può essere utilizzato anche per guardare ai livelli di supporto e di resistenza. L’RSI può infatti mostrare chiaramente i livelli di prezzo, oltre che quelli di supporto e di resistenza.